VENERDÌ 13 OTTOBRE
16.15 - 17.30
Sala delle Compere - Palazzo San Giorgio, e in live streaming
MARITIME LNG & SEA ENERGY FORUM
È prevista la traduzione simultanea
La soluzione a breve termine per la transizione energetica verso la decarbonizzazione sta iniziando a prendere piede anche in Italia trainata dal settore delle crociere, che ormai ha scelto da tempo il GNL per la propulsione delle nuove navi che stanno entrando in servizio. Dopo alcuni tentativi per soluzioni di tipo tradizionale, come i depositi costieri bloccati da resistenze di diverso tipo, i nuovi progetti si basano su stoccaggi di piccole dimensioni (Small Scale LNG) e rifornimento mobili. La riduzione del rischio politico delle forniture ha operato anche da noi il collegamento tra uso marittimo del gas naturale e quello industriale e di generazione elettrica. I futuri rigassificatori fissi e mobili possono diventare hub per l’uso marittimo della materia prima liquida è intanto già diventato un tema centrale per la sicurezza energetica della Nazione, anche se l’accettazione di questo cambio di prospettiva e ancora lontano dall’essere universale, anche nel mondo portuale.
Main topics:
- Port energy
- La strategia degli armatori e dei porti per l’LNG
- Lo Small Scale LNG
- Progetti e programmi operativi in Italia
- Rigassificatori mobili e fissi e sicurezza energetica
- Certificazioni e sicurezza
DETTAGLI
Modera: Marco Comelli, Principal Consultant, Studio Comelli
Il porto perno strategico nelle sfide per la transizione energetica
Consuelo Carreras, Senior Researcher Maritime & Energy Department, SRM
Depositi costieri: infrastruttura territoriale e hub per GNL carbon neutral
Gianluca Pasini, Ricercatore, Università di Pisa
I combustibili per la decarbonizzazione del settore marittimo
Dario Soria, Direttore generale, Assocostieri
Un rigassificatore a Gioia Tauro
Pasquale Faraone, Dirigente Area Demanio, Patrimonio e Lavoro portuale, ADSP Mari Tirreno Meridionale e Ionio
Carreras Consuelo
Il porto perno strategico nelle sfide per la transizione energetica
Crisi climatica ed ecologica hanno investito anche il settore dei trasporti, nel cui ambito i porti devono necessariamente agire per realizzare la transizione verso la decarbonizzazione. Il crescente impegno degli scali nell’ambito energetico assume importanza anche alla luce delle modifiche negli equilibri geopolitici che rendono essenziale l’implementazione di politiche di decarbonizzazione. I porti, infatti, sono nodi chiave delle catene di approvvigionamento globali e devono pertanto adattarsi all’evoluzione delle esigenze del trasporto marittimo, nonché dei settori energetico e industriale. La sostenibilità ambientale è sempre più riconosciuta come un aspetto cruciale della gestione portuale, con particolare attenzione all’ottimizzazione delle prestazioni e della competitività del porto. Innovazioni tecnologiche, digitalizzazione e pratiche sostenibili contribuiscono ad accrescere il valore strategico ed economico dell’intero ecosistema portuale.
Comelli Marco
Modera la sessione Maritime LNG & Sea Energy Forum
Pasini Gianluca
Depositi costieri: infrastruttura territoriale e hub per GNL carbon neutral
Il deposito costiero è un hub in grado di ricevere offerta e soddisfare domanda di GNL. Offerta e domanda di GNL possono essere sia lato terra che lato mare. La domanda di GNL associabile ai depositi costieri può essere suddivisa in 4 tipologie: navale (bunkering), usi portuali in banchina, usi industriali/civili off-grid e mobilità terrestre. Il GNL può essere prodotto con 3 filiere: da fonte fossile, da biomassa mediante biodigestori e upgrading (bio-GNL), da anidride carbonica e idrogeno e trasformazione in GNL (GNL sintetico). Per usi navali il GNL sintetico ha efficienze complessive analoghe ad altri vettori sintetici come idrogeno, metanolo ed ammoniaca.